Lettera di fine anno 2014

Mi sembra ieri quando ascoltai Bruce per la prima volta, avevo 16 anni…
Nell’età che ritengo più importante in cui si forgia il carattere, in cui vieni a conoscenza di quanto il mondo possa buttarti a terra lo ascoltai sempre.
Mi tenne compagnia durante le mie passeggiate sul mare, i miei viaggi in macchina e prima di dormire con quelle parole che giorno dopo giorno erano sempre di più e me le sentivo mie più che mai.
Suonavo la batteria quindi non c’era come non c’è adesso quella voglia di imitarlo a tutti i costi. Ho suonato la batteria per più di 10 anni e mi sono diplomato al conservatorio di Livorno in Percussioni, ho suonato in tutta Europa e in America ma lui è sempre stato con me. Poi la vita ha preso altre direzioni e ho iniziato a lavorare il fine settimana non potendo più suonare praticamente con nessuno.
Nel frattempo però pensavo a fare qualcosa di straordinario per me, oltre al mio fantastico lavoro avevo bisogno di tornare sul palco con qualcosa di più potente, avevo bisogno di celebrare quell’uomo, quell’amico, quell’artista che rispetto e che “credo” di conoscere nel profondo.
Nel 2012 a Firenze sotto un diluvio universale, mentre lo guardavo a bocca aperta cantare e ballare fuori dal palco sotto l’acqua presi una decisione. Se dovevo tornare sul palco dovevo farlo con una cosa che mi facesse venire i brividi…un progetto grandioso per stare bene, in cui ogni minuto di musica equivalesse a 10 ore di vita in più. Quel giorno nella mia testa nacquero i Blood Brothers.
Mesi e mesi di lavoro incessante che ancora per fortuna non è finito e non potrà finire perché semplicemente facciamo la musica di uno degli artisti più prolifici del pianeta.
C’è una cosa ancora più bella che sto vivendo in questi ultimi mesi, che non avevo idea di vivere, non la conoscevo…e non pensavo potesse trasmettermi queste emozioni.
In questi 2 anni abbiamo conosciuto un sacco di persone che sono tornate a vederci, alcune sono tornate sempre. Beh con loro c’è un legame particolare, perché l’ho sempre sostenuto…le persone che ascoltano Bruce hanno qualcosa di molto potente dentro e mentre canto e guardo quegli occhi lo sento, sento quella vicinanza..eccome la sento, è una sensazione bellissima perché diventiamo un TUTTO, non sono mai solo.
Ho bisogno di questo momento ed ogni volta che scendo non vedo l’ora di ri-salire.
Quando leggo le vostre recensioni, commenti ai concerti rimango lusingato, spesso mi mandate dei messaggi meravigliosi, alcuni li leggo e li rileggo…pensando solamente ad una cosa: la bellezza di essere accomunati da una passione che va in fondo all’anima riunendo tutti per la mano in un girotondo di valori ormai persi e a qualcuno perfino sconosciuti.
Voglio dedicare questa canzone a voi e ai i miei compagni di viaggio, semplicemente la migliore Band che potessi mai avere.
Vi auguro un 2015 di libertà e verità, ci vediamo al prossimo concerto per saltare tutti insieme…..

Zerbo